Cicatrice Cheloide: cosa sono i cheloidi, trattamenti e cura

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I cheloidi sono lesioni cicatriziali che crescono oltre i normali margini di una lesione cutanea: partendo da una ferita o da un abrasione, i cheloidi danno origine a una cicatrice molto più estesa e ampia rispetto al danno di origine.

Il chelodi, chiamati anche cicatrici cheloidee, sono delle cicatrici ipertrofiche dovute a un eccessiva ed esagerata crescita del tessuto di granulazione che si sviluppa ai margini della ferita.

Il termine ha origine dalla parola greca χηλή (chele), che in italiano significa “simile alle chele del granchio“. In effetti l’aspetto e la consistenza del cheloide sulla pelle dà origine a una forma in rilievo che assomiglia appunto alle chele dei granchi.

Le persone che sono più soggette alla formazione dei cheloidi sulla pelle sono individui di età compresa tra i 10 e i 40 anni, soprattutto di origine afro americana, ispanica o asiatica.

Sintomi

Nella maggior parte dei casi non si presentano sintomi, tranne un grande disagio estetico dovuto alla presenza del cheloide che comporta le seguenti caratteristiche:

  • La pelle risulta rialzata e più spessa;
  • Colore della pelle inizialmente rossastro e successivamente tendente al bruno.
  • Nel punto in cui si manifesta il cheloide la cute è di colore più scuro rispetto alla zona circostante;
  • Assenza di annessi cutanei (peli, capelli)
  • Prurito nella zona;
  • In alcuni casi queste cicatrici ipertrofiche possono indurre anche dolore;
  • Profilo che accede ai margini della ferita
  • Riduzione della sensibilità;

Anche se i cheloidi si mostrano più nei soggetti descritti precedentemente, una cicatrice cheloidea si può manifestare ipoteticamente in ciascuno di noi.

Gli strati della cute

Per poter spiegare quali sono le cause e come avviene il processo di formazione di un cheloide è necessario sapere come è formata la pelle dell’uomo.

La cute è formata da uno strato di cellule epiteliali (epitelio) chiamato epidermide, da un tessuto connettivo chiamato derma e da un tessuto sottocutaneo composto da adipe.

L’epidermide è lo strato più esterno della pelle ed è composta da epitelio pluristratificato cheratinizzato, ovvero coperto da uno strato di cellule morte che fungono da barriera protettiva.

Lo strato terminale dell’epidermide è privo di vasi sanguigni e riceve nutrimento solamente dai vasi ematici dello strato sottostante.

Nello strato del derma e in quello sottocutaneo adiposo sono contenuti i vasi sanguigni, i nervi e gli annessi cutanei come le unghie, i peli e i capelli.

Sono proprio i vasi sanguigni che, in caso di lesione, hanno il compito di apportare le cellule, le varie sostanze e l’energia necessaria per il processo di cicatrizzazione e riparazione della ferita.

Il processo di cicatrizzazione della ferita

Dopo che il corpo subisce una ferita a livello cutaneo i meccanismi di difesa e riparazione innescano una serie di procedimenti volti a rimarginare la lesione tramite il processo di cicatrizzazione.

Inizialmente le piastrine e tutti i vari fattori di coagulazione intervengono per bloccare la fuoriuscita di sangue formando un coagulo.

Terminata la fuoriuscita di sangue vengono rilasciate le cellule infiammatorie che hanno il compito di attivare il sistema immunitario e proteggersi da un’eventuale infezione.

Il processo di cicatrizzazione parte successivamente iniziando da prima nello strato del derma per poi estendersi fino a raggiungere il livello dell’epidermide e rimarginare completamente la ferita.

Durante il processo i fibroblasti si dividono e aumentano di numero, cominciando a produrre delle fibre di collagene, ovvero il tessuto connettivo dei tessuti.

L’eccesso di profilazione dei fibroblasti è la causa principale di una cicatrice più o meno ipertrofica.

Al termine del processo di cicatrizzazione le cellule epiteliali hanno il compito di chiudere gli strati più superficiali della cute e ripristinare l’anatomia della pelle.

Cause

Come abbiamo spiegato i cheloidi sono delle cicatrici enormi ed estese che si possono generare a partire da un trauma, un abrasione o una lesione cutanea iniziale.

Tra le maggiori cause dei cheloidi troviamo le lesioni dovute ad acne, ustioni di grave entità, piercing all’orecchio, tagli importanti e ferite di tipo chirurgico (come ad esempio i cheloidi che si manifestano intorno a un taglio cesareo per la gravidanza).

Quando le cicatrici ipetrofiche sono presenti in un numero elevato, come ad esempio nei casi delle cicatrici cheloidee provocate dall’acne, si utilizza il termine “cheloidosi”.

Ma perché si forma un cheloide?

Come abbiamo già accennato nel capitolo dedicato al processo di cicatrizzazione la causa principale della formazione di un cheloide è la sregolata proliferazione dei fibroblasti nelle profondità del derma.

Quando i fibroblasti sono in numero eccessivo producono un enorme quantità di collagene: l’eccessiva produzione di collagene dà origine al cheloide donando una consistenza solida alla cicatrice con una forma simile alla chela di un granchio.

Fattori di rischio

Come abbiamo visto i cheloidi si possono presentare su ogni persona.

A parità di lesione ci sono persone che sono più soggette di altre a sviluppare rapidamente i chelodi.

Gli studi hanno dimostrato che alcuni fattori di rischio possono contribuire alla formazione di cheloidi, tra cui:

  • Origini genetiche e predisposizione individuale;
  • Etnia (sono più frequenti in soggetti di origine ispanica, africana e asiatica);
  • Acne grave;
  • Follicolite della barba e della nuca;
  • Eccesso o carenza di ormone melanotropo, responsabile della distribuzione dei granuli di melanina nei melanociti;
  • Disfunzioni della matrice extracellulare che si occupa del fattore di crescita;
  • Età ( si manifestano maggiormente nei soggetti più giovani);
  • Alterazioni della funzionalità immunitaria;
  • Sesso (sono più frequenti nelle donne);
  • Vasi sanguigni eccessivamente piccoli. Se i canali ematici si bloccano e non riescono a scambiare l’ossigeno in modo efficace, le conseguenze potrebbero indurre la formazione di cheloidi.

Come si cura e eliminare una cicatrice cheloide: interventi e trattamenti

Essendo delle cicatrici estremamente antiestetiche i cheloidi possono contribuire a un forte disagio psicologico e fonte di imbarazzo per le persone.

Per curare un cheloide non esiste un trattamento specifico ma è possibile migliorare l’aspetto estetico o eliminare il cheloide tramite 3 trattamenti: infiltrazioni di cortisone, rimozione chirurgica e trattamento laser.

Vuoi approfondire: Eliminare le cicatrici: tutto quello che c’è da sapere 

Infiltrazioni di cortisone

infiltrazione di cortisone per eliminare il cheloide

Tramite l’infiltrazione di cortisone è possibile ridurre la dimensione del cheloide e migliorare l’aspetto estetico della cicatrice ipertrofica.

Il trattamento prevede infiltrazione periodiche di 40mg del farmaco per chelodi Kenacort.

Il farmaco steroideo viene iniettato direttamente nella parte da trattare e genera dei risultati estremamente apprezzabili.

Asportazione chirurgica del chelodie

Sia le cicatrici ipertrofiche che i cheloidi possono essere asportate o corrette tramite un intervento di chirurgia plastica.

Durante l’intervento il chirurgo praticherà un incisione nella zona da correggere, il cheloide verrà quindi eliminato e la verità verrà chiusa tramite una sutura.

È bene sapere che i cheloidi, al contrario delle cicatrici ipertrofiche, sono di natura recidiva e quindi possono ripresentarsi anche dopo averli asportati.

Per ovviare a questa possibilità durante il periodo di guarigione il chirurgo effettuerà delle infiltrazioni locali di steroidi (cortisone) e si occuperà della medicazione fino alla perfetta cicatrizzazione della ferita.

Per aiutare il processo di guarigione il chirurgo potrebbe prescrivere dei massaggi con creme speciali a base di silicone in grado di ammorbidire la cicatrice.

Trattamento laser

In alcuni casi per eliminare una cicatrice chelone  è possibile ricorrere al trattamento laser.

La cicatrice cheloidea verrà trattata con un laser specifico fino alla sua rimozione.

A questo intervento potrebbero essere associate anche delle sedute di crioterapia o radioterapia.

Prevenzione Cheloide

Purtroppo non esistono trattamenti che possono prevenire la formazione di cheloidi.

Quello che è possibile fare è seguire alcuni accorgimenti che possono ridurre l’insorgenza di queste orrende cicatrici.

In primo luogo è importante limitare la possibilità di lesione o trauma cutaneo, iniziando con evitare l’applicazione di piercing e tatuaggi.

Nel caso di lesione è possibile prevenire la formazione di cheloidi seguendo queste indicazioni durante il processo di cicatrizzazione:

  • Massaggiare la zona con creme idratanti a base di silicone per ammorbidire la pelle;
  • Utilizzare infiltrazioni di farmaci steroidei come il cortisone che riducono l’eccessiva proliferazione dei fibroblasti e il conseguente eccesso di collagene;
  • Utilizzare antistaminici per tenere sotto controllo il prurito ed evitare di grattarsi.

Come è fatta una cicatrice cheloide

I cheloidi sono delle cicatrici estremamente antiestetiche che possono deturpare anche in modo evidente l’immagine della persona a seconda della loro collocazione.

Nella fase iniziale, il cheloide assomiglia a una normale cicatrice leggermente in rilievo: la superficie è liscia, traslucida e glabra (priva di peluria).

Il colore delle lesioni cheloidee nella fase iniziale è di un rosso intenso dovuto alla vascolarizzazione.

Con il passare del tempo la cicatrice aumenta di dimensioni e di spessore, superando notevolmente i limiti della lesione iniziale.

In questa fase il cheloide assume una consistenza più spessa e gommosa e il colore passa da un rosso intenso a rosa.

La superficie della cicatrice cheloidea non presenta né follicoli piliferighiandole sudoripare.

I cheloidi possono manifestarsi in qualsiasi area del corpo anche se ci sono zone più soggette alla formazione come l’area della spalla, la zona dello sterno, la parte alta della schiena, la zona posteriore del collo e i lobi delle orecchie.

Intervento per rimuovere le cicatrici cheloidi a Firenze

Presso la clinica Ireos di Firenze lavorano chirurgi specializzati nel trattamento di cicatrici, cicatrici ipertrofiche e cheloidi.

Per fissare un appuntamento o per mandaci la foto del cheloide da rimuovere puoi contattarci tramite la mail info@clinicaireos oppure chiamaci al 055 332595